Storia
Quando per descrivere il piano invece delle coordinate cartesiane si usano i numeri complessi si parla di piano di Argand, dal nome del matematico francese che, verso la fine del XIX sec., ha avuto l'idea di usare i numeri complessi per descrivere figure e trasformazioni geometriche, e, in particolare, di rappresentare le rotazioni di 90° come moltiplicazioni per i.
Ma i numeri complessi sono stati "inventati" nel XVI sec. come "trucco" per risolvere alcune equazioni
polinomiali di 3° grado. Il procedimento è stato descritto in quegli anni dall'italiano
Gerolamo Cardano, anche se probabilmente non è stato lui ad avere l'idea iniziale. Il termine numeri immaginari
fu introdotto (circa 100 anni dopo) da Cartesio, e il simbolo i fu introdotto (dopo circa altri 100 anni)
da Eulero (prima si usavano altri nomi e altre notazioni).
Si era trovato che un'equazione del tipo x3 + p x + q = 0
ha come soluzione rispetto ad x il numero
Ad esempio per
x3 + 6 x - 2 = 0
si trova
R = √(23+12) = √9 = 3
da cui
x =
Ma per
x3 - 15 x - 4 = 0
si trova
R = √(-53+22) = √(-121), che non sarebbe definito, mentre si sa che una soluzione ci deve essere (le funzioni polinomiali di 3° grado assumono valori sia positivi che negativi quindi ci si aspetta che assumano anche il valore 0). Si è allora provato a inventare i per indicare
√(-121) diventa 11i e la soluzione diventerebbe x = 3√(2 + 11i) - 3√(2 - 11i)
Si trova che (2+i)3 = (2+i)(2+i)(2+i) = (4+4i-1)(2+i) =
(3+4i)(2+i) = (6+11i-4) = 2+11i e analogamente che
x = 3√(2 + 11i) - 3√(2 - 11i) = 2+i - 2-i = 4, che è effettivamente una soluzione della nostra equazione.
Dunque, i numeri complessi sono stati introdotti come "numeri fittizi" per potere estendere l'uso delle formule risolutive di alcune equazioni polinomiali e trovare i numeri reali che le risolvono. Non c'era, invece, alcun interesse a trovare i numeri complessi che risolvono una equazione, interesse che è nato, invece, con gli usi più recenti.
L'uso dell'aggettivo complessi è stato introdotto da Gauss nel XIX secolo, per sottolineare
che si tratta di numeri composti da due parti. Il termine "numeri reali" è nato prima, per contrapposizione
ai numeri immaginari.